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Dott. Marco Mura - Pedagogista, Educatore Professionale, Specialista in Pedagogia Clinica --- (Attività Professionali) - Percorsi educativi per minori con: difficoltà d'apprendimento (DSA); disagio sociale e/o relazionale; disabilità (progetti L.162/98; LR 20/97). - Creazione e conduzione di progetti educativi per adulti (L.162/98; LR 20/97) - Consulenza Pedagogica Sostegno alla Genitorialità, Parent Training - Consulenza educativa rivolta a professionisti del settore educativo Per informazioni: dott.marcomura@gmail.com

venerdì 31 agosto 2012

Nonni e nipoti nel mondo dell'educazione

Nonni e nipoti nel mondo dell'educazione© ®
Non solo madre e figlio: superata la diade genitoriale, oggi si parla di triade in cui compare a pieno titolo il padre. Un tempo le famiglie erano declinate su larga scala generazionale grazie alla convivenza o alla vicinanza di nonni e zii. Oggi tempi, spazi e stili di vita hanno allungato le distanze spaziali e talvolta emotive ed educative delle altre figure parentali.
La famiglia allargata ormai va scomparendo. Il nuovo assetto familiare offre spesso pochi spazi di incontro con i nonni talvolta tenuti ai margini della vita dei nipoti. Davanti a scelte di questo tipo bisogna interrogarsi sul messaggio che intendiamo dare ai nostri figli circa il valore dei genitori e degli anziani. Un padre o una madre che denigrano il proprio genitore davanti al figlio in modi più o meno espliciti offrono un esempio – elemento educativo per antonomasia – negativo che gli si potrebbe ritorcere contro. In altri casi osserviamo genitori totalmente deleganti che trattano i nonni come baby sitter senza orario di lavoro e avanzano pretese di natura educativa e assistenziale, chiedendo poi conto di quanto fatto in favore della crescita dei bambini.
Quella del nonno è una figura complementare a quella del genitore nel percorso educativo e si differenzia per mandato. Un padre e una madre hanno il dovere (anche costituzionale) di educare in senso stretto del termine, senza concedere troppi privilegi che potrebbero trasformare il genitore in genitore-amico, figura negativa fatta di insicurezza e di instabilità.
I nonni hanno il compito di educare i nipoti ma non di imporre un sistema normativo e agire al posto dei genitori. Deve sempre esistere una linea d'azione comune in modo da non creare sovrapposizioni e attriti. Ciò che a un genitore non è consentito può esserlo per i nonni, i quali possono permettersi di fare qualche regalo in più, concedere piccoli e innocui vizi invece vietati dai genitori. Quella dei nonni è una linea morbida, distante dalle aspettative, ma vicina ai successi e alle aspirazioni dei nipoti. Un nonno grazie ai nipoti vive una seconda giovinezza, una seconda paternità ma con diverso sapore. Meno oneri, più onori come quello ad esempio di essere tesoriere dei segreti dei nipoti.
Durante l'infanzia i nipoti ricevono cultura orale attraverso i racconti dei nonni, si appassionano alle loro favole, a storie da loro inventate, come accade nelle favole de Il Sentiero dei Melograni (Racconti e Guida pedagogica), in cui la nonna crea sempre una linea di comunicazione con il nipote per aiutarlo a comprendere situazioni difficili. I bambini poi adorano conoscere le storie della loro famiglia, sapere come erano i propri genitori quando erano piccoli: un valido canale conoscitivo che crea maggiore vicinanza con il mondo genitoriale. Grazie a questa figura parentale i bambini esercitano la capacità d'ascolto e l'immaginazione. I nonni rappresentano la saggezza. Sono anziani, non vecchi, hanno dunque un valore per la crescita. Talvolta i nonni possono diventare specchio per i genitori o generare l'occasione per riflettere su errori educativi del passato e così allentare tensioni ormai datate.
La frequentazione dei nonni, data l'età degli ultimi, avvicina alle dimensioni della disabilità e della morte, evento destinale che la nostra società tende sempre di più a tenere ai margini del presente. Queste sono tutte occasioni in cui un nipote impara a misurarsi con se stesso e gli altri. Ovviamente le esperienze vanno di pari passo con l'età. Un bambino piccolo potrebbe essere traumatizzato da un quadro clinico molto grave in cui regna la sofferenza.
I nonni sono un simbolo storico della famiglia: rappresentano le radici.
Per un nipote anche i nonni devono rappresentare un punto di riferimento. È superfluo evidenziare che nel caso di persone di dubbie qualità morali o di scarsa predisposizione al rapporto con i bambini, l'esposizione di quest'ultimi a soggetti di tale calibro non è positiva ma dannosa.
Di vitale importanza è il mantenimento dei ruoli. Una nonna non deve diventare la mamma e una madre non deve pretendere o desiderare che altri ricoprano il suo ruolo.
Nelle giovanissime mamme che a quindici o sedici anni danno alla luce un figlio troviamo spesso nonni che riguadagnano il ruolo genitoriale in favore del nipote. Non solo storie frutto di fantasia ma anche reali raccontano di madri che fingono per anni di essere le sorelle maggiori e di nonni che incarnano il ruolo di genitori, perchè mossi dalla vergogna di una precoce gravidanza. Senza giungere ad aspetti, per così dire, teatrali della vita famigliare assistiamo a giovanissimi genitori che passano il testimone ai nonni in modo che siano loro a dare un'educazione ai propri figli-nipoti.
Essere nonni ogni giorno, essere genitori ogni giorno così da offrire agli adulti di domani un variegato panorama sociale: ecco cosa significa educazione intergenerazionale.© ®

Dott. Marco Mura
Pedagogista, Educatore Professionale
Specialista in Pedagogia Clinica
e-mail: dott.marcomura@gmail.com
 

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