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Dott. Marco Mura - Pedagogista, Educatore Professionale, Specialista in Pedagogia Clinica --- (Attività Professionali) - Percorsi educativi per minori con: difficoltà d'apprendimento (DSA); disagio sociale e/o relazionale; disabilità (progetti L.162/98; LR 20/97). - Creazione e conduzione di progetti educativi per adulti (L.162/98; LR 20/97) - Consulenza Pedagogica Sostegno alla Genitorialità, Parent Training - Consulenza educativa rivolta a professionisti del settore educativo Per informazioni: dott.marcomura@gmail.com

domenica 18 novembre 2012

Educazione di genere e genitorialità


Educazione di genere e genitorialità © ®

La famiglia rappresenta il punto di partenza del percorso di crescita per l'inidividuo. La visione del mondo di ognuno di noi è in qualche modo influenzata dalle esperienze fatte all'interno e all'esterno del pianeta famiglia. Le tradizioni culturali e familiari spesso non tengono in considerazione l'evoluzione dei costumi, della mentalità, dei nuovi parametri di crescita e destano pertanto alcuni interrogativi di carattere pedagogico.
La donna ancora trova spazio all'interno della casa come casalinga, mamma e donna tuttofare. In diversi casi è impegnata anche sul fronte professionale e nonostante gli orari di lavoro al suo ritorno deve occuparsi della famiglia.
Come percepisce questa situazione un figlio? Quale idea si forma nella mente di una figlia?
A offrire uno spaccato della società è la famiglia che crea al suo interno un microcosmo e proietta un possibile futuro nella vita dei figli.
Un marito, un padre che non si dedica alla cura della casa (pulire, cucinare, fare la spesa – sono alcuni esempi) dimostra ai figli con la propria condotta che l'uomo non deve occuparsi delle attività domestiche perchè queste ricadono sotto i doveri della donna-moglie-madre.
Accade dunque che venga impostata anche una disparità di ruoli nell'ambito delle responsabilità e dei compiti che devono assumersi i figli. Prendiamo come un esempio una famiglia in cui ci sono un figlio e una figlia. Spesso madre e figlia diventano la forza lavoro domestica che solleva da qualsiasi incombenza i maschi di casa. Talvolta, davanti a recriminazioni circa la disparità di trattamento si utilizza come scusa la carenza di doti del figlio, il suo temperamento non idoneo ai compiti richiesti e tante altre scusanti per aggirare l'ostacolo.
Questa situazione nasce in un lontano passato che ancora affonda le radici nel presente e con forza cerca posto nel futuro.
Cosa aspettarsi da un figlio che non vede nel padre una figura complementare a quella della madre? Se un genitore non offre esempi validi e costanti ogni messaggio si perderà nel vento.
È dunque dalla quotidianità che bisogna partite e a cui è necessario affidare gli intenti educativi.
Un padre che cucina, lava le stoviglie, che si alterna alla moglie nelle innumerevoli mansioni domestiche testimonia e comunica senza proferire parola che ciò che fa rientra nella democratica suddivisione dei compiti e che in casa tutti devono saper fare tutto. Non esistono doveri diversi per l'uomo e la donna. Esiste invece la condivisione di un percorso comune chiamato famiglia.
Chi non sperimenta direttamente la difficoltà e l'impegno che comportano certe mansioni non ha modo di comprendere il sacrificio e il valore insiti nell'operato. I figli devono provare in prima persona e farsi carico di responsabilità commisurate alla propria età e non al sesso d'appartenenza. Solo vivendo determinate esperienza è possibile avere una visione a tutto tondo della realtà e di tutte le sue sfumature.
Gli stereotipi di genere producono una visione sessista della vita e di conseguenza un'educazione differenziata per figli e figlie. Crescendo un bambino che non si è mai occupato del riordino della propria stanza, di espletare commisioni richieste dai genitori, che non ha mai appreso neanche i più piccoli rudimenti dell'economia domestica, avrà un punto di vista distorto su ciò che riguarda i doveri dell'uomo nella società e in famiglia.
L'esempio è il migliore insegnamento che si possa dare e la costanza comportamentale è il collante più forte che possa esistere. È ora di crescere senza limiti di genere. © ®
Dott. Marco Mura
Pedagogista, Educatore Professionale
Specialista in Pedagogia Clinica
www.crescereeducati.blogspot.com

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