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Dott. Marco Mura - Pedagogista, Educatore Professionale, Specialista in Pedagogia Clinica --- (Attività Professionali) - Percorsi educativi per minori con: difficoltà d'apprendimento (DSA); disagio sociale e/o relazionale; disabilità (progetti L.162/98; LR 20/97). - Creazione e conduzione di progetti educativi per adulti (L.162/98; LR 20/97) - Consulenza Pedagogica Sostegno alla Genitorialità, Parent Training - Consulenza educativa rivolta a professionisti del settore educativo Per informazioni: dott.marcomura@gmail.com

domenica 24 febbraio 2013

Al miglior (s)offerente. Quando il benessere viene messo all'asta

Al miglior (s)offerente. Quando il benessere viene messo all'asta © ®
E se il benessere fosse messo all'asta? Chi può credere veramente che sia possibile valutare positivamente una società che non offre a tutti le stesse condizioni per poter raggiungere gli stessi obiettivi? Le persone che non hanno mezzi economici sufficienti non possono che affidarsi esclusivamente ai finanziamenti pubblici per alleviare le sofferenze e possibilmente essere affiancati in un percorso che li conduca a stare meglio facendo, magari, capo alle proprie capacità. Che si tratti di un aiuto di tipo medico, assistenziale, educativo o psicologico ora poco importa, ma con la carenza di fondi economici congrui alle situazioni individuali il povero continua a pagare doppiamente le proprie difficoltà e così il disagio cresce allargandosi a dismisura.
Una politica che non concentra la propria attenzione verso le forme di disagio non ha a cuore la nostra Costituzione. Se per star meglio è necessario trovarsi in un forte stato di difficoltà allora non dobbiamo che attendere il peggioramento della situazione o, nella migliore delle ipotesi, il cristallizzarsi dello status quo personale e/o familiare, che con l'avanzare del tempo può condurre a maggiori sofferenze. Allora premiamo solo chi presenta una maggiore difficoltà quotidiana e speriamo che chi non sta poi così tanto male non peggiori per non gravare ulteriorimente sullo Stato. La ricchezza non dà salute, ma chi dispone di maggiori guadagni può compensare le mancanze di una politica che finanzia esiguamente il motore del benessere. Il diritto alla salute è per tutti e prescinde dalle codizioni economiche. Non è intelligente pensare solo in termini di difficoltà riscontrate e sulla base di finanziamenti che negli anni diminuiscono sempre più. Promuovere l'assistenzialismo equivale a svalorizzare la persona e renderla sempre meno indipendente. Se a comandare sarà sempre il denaro e il desiderio di risparmiare sul benessere altrui, la società dovrà poi fare i conti con il proprio fallimento.
Un appuntamento mancato con la crescita del singolo, della famiglia, della società. 
E dire che stiamo parlando dell'acqua calda! Dal sapere al volere - fortemente - che determinate situazioni siano prevenute, per passare poi al prendersi cura con professionalità di ogni persona. Nell'altro non si deve vedere un portatore di problemi, una fonte di guadagno economico o un possibile elettore: gli altri costituiscono le fondamenta della società. Vacillare per poi crollare è una scelta, non una conseguenza di una realtà non compresa o mai scoperta. 
Cari Governi, Vi trovate al potere per servire il Popolo, senza esclusioni.
Credete forse che chi soffre sia da considerare semplicemente il più debole o debba invece essere a buon diritto ritenuto un essere umano che come gli altri deve essere costantemente tutelato e valorizzato?
Per stare bene, prendete posto e, mano al portafogli, fate la vostra offerta. In base a quanto lo Stato vuole investire su ognuno di voi e facendo capo alle vostre disponibilità economiche raggiungerete forse il tanto desiderato benessere; in caso contrario ricordatevi che i soldi, qualsiasi sia la loro provenienza, non danno la felicità e neanche la salute.© ®
Dott. Marco Mura
Pedagogista, Educatore Professionale
Specialista in Pedagogia Clinica
e-mail: dott.marcomura@gmail.com
www.crescereeducati.blogspot.com

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