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Dott. Marco Mura - Pedagogista, Educatore Professionale, Specialista in Pedagogia Clinica --- (Attività Professionali) - Percorsi educativi per minori con: difficoltà d'apprendimento (DSA); disagio sociale e/o relazionale; disabilità (progetti L.162/98; LR 20/97). - Creazione e conduzione di progetti educativi per adulti (L.162/98; LR 20/97) - Consulenza Pedagogica Sostegno alla Genitorialità, Parent Training - Consulenza educativa rivolta a professionisti del settore educativo Per informazioni: dott.marcomura@gmail.com

domenica 2 giugno 2013

Il pedagogista. Una professione in favore delle persone


Il pedagogista. Una professione in favore delle persone
L'etimologia del termine “pedagogia” richiama l'accompagnamento (guidare, condurre) del bambino nel suo percorso di crescita. Il pedagogista è un esperto dei processi educativi e formativi incentrati sulla persona di ogni età, che prescinde dalla presenza o meno di uno stato di disagio (fisico, psichico, sensoriale o sociale). Questa disciplina è chiamata a rispondere ai vari quesiti che la vita pone davanti all'essere umano, aiutando la persona a trovare in sé le risorse per meglio reagire alle sfide quotidiane, mediante una guida nelle riflessioni necessarie al superamento degli ostacoli che frenano il raggiungimento del proprio benessere.
L'azione pedagogica risponde ad una forma che rispetta la natura umana e l'unicità del soggetto; pertanto è portata a rinnegare tutte quelle metodologie legate all'ammaestramento e alla cecità ostinata che riconosce nell'altro esclusivamente aspetti negativi, richiamo costante di una certificazione medica del deficit o di mere etichette sociali.
La pedagogia abbraccia la formazione della persona lungo tutto il corso della sua esistenza, occupandosi delle tematiche che interessano l'educazione permanente, vale a dire di quel processo che vede nella vita l'occasione costante per poter cambiare positivamente.
La crescita, il cambiamento positivo, inizia e non termina in una tappa determinata, la quale di norma viene indicata nell'adultità, con il raggiungimento di una maturità sterile che nega il continuum del processo educativo. Sono gli eventi destinali, nascita e morte, a determinare l'inizio e la fine del processo di cambiamento. Ora si parla di educazione permanente proprio perché si è compreso l'alto valore della scoperta e della riscoperta di sé, grazie all'individuazione delle proprie risorse e alla funzione positiva della creatività che consente di arricchire ogni istante della nostra esistenza. Cresco, perché esisto. Il processo di cambiamento – inteso come crescita, atto educativo - è la conferma di quella sana curiosità che ci porta a muoverci lungo l'asse positivo della vita, diventando persone migliori, mantenendo l'interesse per il presente e il futuro.
La pedagogia, figlia della filosofia, ha operato quel processo di maturazione che vuole veder crescere la prole e diventare indipendente pur riconoscendo i meriti genitoriali. Questo passo portò la pedagogia a staccarsi dalla filosofia e divenire una scienza sociale di natura empirica.
Questa disciplina, come sapere e pratica che dà forma, mediante il “portare fuori”, “l'arte del far emergere” (e-ducere – l'azione educativa), mette al centro l'essere umano come artefice dei propri cambiamenti, attraverso percorsi di riflessione. Il pedagogista riflette e teorizza sulle tematiche dell'educazione e quindi della formazione: una forma in linea con la natura umana, lontana da pervertimenti della crescita e da visioni medicalizzate che portano ad identificare l'uomo come un paziente o con la patologia o il disagio che vive. L'obiettivo di accompagnare la persona nel sul percorso formativo, senza imporre cambiamenti, in modo da consentire una vita indipendente mediante la maturazione e l'esercizio delle proprie capacità.
Alla base dell'agire educativo troviamo la comunicazione, intesa non solo come quell'atto di rendere noto un messaggio, ma anche di metter insieme e condividere informazioni e comportamenti positivi, attraverso atteggiamenti empatici, volti a comprendere gli stati d'animo altrui.
I pedagogisti non promuovono azioni esclusivamente in favore di chi vive situazioni di disagio, ma si rivolgono a tutte le persone, dal momento che l'educazione si configura come la linfa che alimenta costantemente la crescita di ogni individuo.
La formazione umana, sotto quest'ottica, viene vista come quell'azione che dà forma (forma-azione); un agire che promuove cambiamenti partendo da motivazioni intrinseche alla persona per il raggiungimento di obiettivi specifici e universali come il benessere psicofisico.
All'interno dell'ambito pedagogico viene riconosciuto e tutelato il principio di diversità, visto che ognuno deve poter vivere in libertà, senza omologazioni e potersi così esprimere. La persona è unica ed irripetibile, diversa dagli altri e pertanto portatrice di preziosa ricchezza per chi la incontra.
La scienza pedagogica si rivolge a tutti gli aspetti che caratterizzano la vita nello senso più ampio del termine. Tutti gli ambiti che riguardano la società vanno a costituire i temi di riflessione e della ricerca pedagogica. Pensiamo ai mass media, all'istruzione, alle scelte educative genitoriali, alla devianza minorile, al diagio psico-fisico, all'adattamento ai cambiamenti imposti dall'invecchiamento, all'educazione sessuale e a tutti quegli aspetti che concorrono alla formazione umana: un'infinità di argomenti che, come si può vedere, incidono sul percorso di vita individuale e collettivo.
Una disciplina che, attraverso il suo sapere in constante evoluzione, si erge come guida per una vita nel rispetto del singolo e del gruppo.© ®

Dott. Marco Mura
Pedagogista, Educatore Professionale
Specialista in Pedagogia Clinica
e-mail: dott.marcomura@gmail.com

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