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Dott. Marco Mura - Pedagogista, Educatore Professionale, Specialista in Pedagogia Clinica --- (Attività Professionali) - Percorsi educativi per minori con: difficoltà d'apprendimento (DSA); disagio sociale e/o relazionale; disabilità (progetti L.162/98; LR 20/97). - Creazione e conduzione di progetti educativi per adulti (L.162/98; LR 20/97) - Consulenza Pedagogica Sostegno alla Genitorialità, Parent Training - Consulenza educativa rivolta a professionisti del settore educativo Per informazioni: dott.marcomura@gmail.com

domenica 2 giugno 2013

Percorsi di riflessione per crescere come genitori
Oggi, più che in passato, la pedagogia e tutti coloro che si occupano di educazione a livello professionale e familiare, sono chiamati ad un rapporto più attento con gli elementi che entrano in gioco nella crescita della persona. In particolar modo stiamo assistendo a rapide trasformazioni nell'ambito familiare: una sfida a cui occorre rispondere con puntualità. La famiglia rappresenta un microcosmo che non può risolversi nelle dinamiche interne ad essa, dal momento che la società la contiene e che il nostro campo d'azione non si limita a ciò che possiamo trovare al di fuori della porta di casa, nella scuola, ma implica un mondo di idee ed insegnamenti che viaggia anche attraverso gruppi informali e mass media, come televisione e internet. Non si tratta di restare in attesa di meri insegnamenti o di consigli che suonano come dogmi, ma di percorre una strada che conduca alla scoperta e alla riscoperta delle proprie risorse, in modo tale da ricoprire con consapevolezza il ruolo di genitore. Rompere la solitudine interna alla famiglia e alle famiglie, creando condivisione di esperienze e saperi in un luogo sicuro, lontano dal giudizio, governato dalla comunicazione democratica, riconoscendo pari valore e diritti a tutti.
Il termine consulenza non rende l'idea del modo con cui viene affrontato il lavoro insieme ai genitori e alla costellazione familiare, in quanto dal punto di vista pedagogico e pedagagogico clinico ridurre un incontro con l'altro in termini di elargizione di consigli avrebbe da un lato la presunzione di rapprensentare la ragione e l'infallibilità del professionista a discapito della fallibilità del genitore e, dall'altro, spoglierebbe madri e padri delle proprie risorse personali messe in campo sia per la propria crescita che per quella della coppia e della famglia. I percorsi di potenziamento e crescita delle competenze genitoriali, sono in primo luogo dedicati alla conoscenza di se stessi come genitore slegato dal/dalla partner e come coppia affettiva e educativa. Prendendosi cura di se stessi, imparando ad osservarsi e a mettersi in gioco, i genitori possono riscoprirsi adulti con grande curiosità nei riguardi del mondo. Tutto è in evoluzione: lo è il singolo, la coppia, la famiglia e la società. In base a questo assunto diventa improduttiva la staticità e la rigidità che spesso accompagna gli stili educativi interni alla famiglia. Retaggi antichi, schemi riproposti attraverso esperienze passate (“con l'altro figlio ho sempre fatto così”), eredità educative impiegate come soluzione automatica non ponderata e tante altre modalità di relazione educativa.
Il pedagogista accompagna, sostiene, offre uno sguardo differente e facilita il genitore nelle sue riflessioni e azioni grazie al riconoscimento del suo potenziale e delle spinte verso un continuo rinnovamento delle proprie capacità. Sono contrario a tutte quelle strade che conducono esclusivamente ad un semplice insegnamento di tecniche da applicare, che attualmente prendono il nome di tutoring educativo, parent training, coaching – vale a dire la classica consulenza educativa - che mettono in rilievo le competenze metodologiche del professionista e non offrono uno spazio di confronto, crescita e valorizzazione per madri e padri. Consulenze educative sì, ma non slegate dai percorsi pedagogici che guardano l'altro come soggetto capace, portatore di valori e abilità. Un lavoro in sinergia con la diade genitoriale o con il singolo genitore, per arrichire il bagaglio educativo e fortificare la persona. Diventare una figura educativa surrogata che imita un professionista, a mio avviso, non paga. Conoscere e comprendere il singificato di alcuni approcci educativi è utile, ma senza un adeguato percorso personalizzato per il genitore ci troveremo davanti ad un soggetto con compenteze professionali molto approssimative, privato di tante opportunità di cambiamento costruttivo nella relazione affettiva e educativa con i propri figli. I compiti a casa sanno tanto di ammaestramento e pertanto non offrono garanzia di esito positivo. Si impara ad essere genitori non attraverso un corso ma con la conoscenza di noi stessi, del Noi della famiglia.
Presupposto fondamentale dei percorsi pedagogici rivolti ai genitori e alla costellazione familiare risiede nella disponibilità a mettersi in discussione, senza la ricerca di colpevoli o la santificazione del proprio operato. Solo abbandonando ogni forma di resistenza e convinzione di infallibilità è possibile diventare osservatori obiettivi del passato e del presente, garantendo di conseguenza maggiori opportunità di crescita al futuro dei propri figli, della propria famiglia.© ® 

Dott. Marco Mura
Pedagogista, Educatore Professionale
Specialista in Pedagogia Clinica
e-mail: dott.marcomura@gmail.com

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